Il mio desiderio di affrontare nuove sfide ed il mentore che ha lasciato il segno nel mio percorso professionale.


Se mi chiedessero qual’è stata la persona di fondamentale importanza nel mio percorso professionale, non dovrei pensarci molto. 

La risposta è: il mio capo del tempo. 

Durante i miei sette anni in questo DMC italiano, lui è stata la persona che in assoluto ha più creduto in me.

Mi proponeva situazioni e progetti da gestire che vivevo sempre come molto più grandi di me. Da clienti particolarmente “demanding”, a trasferte in giornata in qualche capitale europea per rappresentare l’azienda con gli altri uffici del gruppo.

La volta che ricordo più intensamente è quando mi propose di andare in India per fare sales.

“Sara hai il passaporto vero? 

Dovete sapere che fare sales, in particolare in destinazioni come queste, vuol dire sedersi e presentare l’azienda ed i propri servizi davanti ad almeno dieci persone che solo lì pronte ad ascoltarti. 

Si va in India per fare sales fra tre mesi, tu vieni con me!” 

Ed ecco che cominciavano i miei soliti mal di pancia da agitazione. Però non dissi di no, andai.

Beh, io non avevo mai parlato in pubblico, né tanto meno avevo seguito un corso di Public Speaking.

Per sole dieci persone? Direte…

Vi assicuro che io tremavo all’idea anche di sole due persone ad ascoltarmi. E per aver attraversato il globo e raggiungere i loro uffici dovevo avere  qualcosa di interessante da proporgli.

Più sentivo questa enorme aspettativa da me stessa e più l’agitazione prendeva il sopravvento.  

Sentivo l’imbarazzo salire lungo la mia gola ed uscire esattamente in ogni mia singola parola.

Non avrei mai potuto vendere nulla in quel modo, né tantomeno guadagnare la fiducia del cliente.

Il mio capo mi guardava e sorrideva mentre io parlavo a quei volti attenti. Mi sentivo esattamente come una bambina che ripete la poesia alla recita di fine anno, ma fu pur sempre un’esperienza.

Cosa ho imparato da situazioni come queste?

A non aver paura, neanche delle esperienze che non vanno come sperato.
A non aver paura di provare e mettermi in gioco ogni qualvolta necessario.


Oggi quando mi trovo davanti a situazioni nuove ed importanti, le affronto con totale razionalità e calma, ed è questo autocontrollo che mi permette di analizzare tutto al meglio.

Qualità tutt’altro che scontata nel settore degli eventi, dove gli imprevisti sono all’ordine del giorno e la gestione di numerose variabili richiede massima prontezza.

Se oggi sono così, è anche grazie a lui: alla fiducia che ha riposto in me ed alle possibilità che mi ha dato di mettermi in gioco, già da così giovane.

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Chi sono

Sono Sara De Pietro,
organizzatrice di eventi personalizzati per Brand e Professionisti.

Perché ho scelto di organizzare eventi dedicati ai brand?

Perché so cosa vuol dire mettere anima e cuore nel proprio progetto. Creare qualcosa da zero, perfezionarlo e farlo conoscere al mondo è un viaggio che richiede impegno, passione e tanta dedizione.

L’evento è la celebrazione di tutto questo lavoro.

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